La storia della matita di Paulo Coelho.

Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.
Gianni Rodari
Ho letto Come il fiume che scorre di Paulo Coelho svariati anni fa, all’epoca annotai questa breve favola sicuro che un giorno avrei potuto utilizzarla in qualche modo.
Certo non avrei mai pensato che l’avrei riproposta in un blog di crescita personale creato da me.
La storia della matita è tanto breve quanto intensa, non espone concetti sconvolgenti, come per molte storie però, riesce a far passare un messaggio importante con parole semplici, spesso adatte anche ad un bambino.
Senza anticiparti altro ti lascio alla favola della matita, ci vediamo tra qualche minuto per le considerazioni finali.
Buona Lettura!
La storia della matita

Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo la lettera. A un certo punto, le domandò: “Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me.” La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote:
“È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto.” Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale.
“Ma è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita!”. “Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza sarai sempre una persona in pace col mondo.”
“Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. ‘Dio: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.”
“Seconda qualità, di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.”
“Terza qualità: il tratto della matita ci permette di usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.”
“Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro te.”
“Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione.”
Riflessioni sulla storia della matita

Come sempre mi piace lasciare ad ogni lettore la possibilità di interpretare variamente ogni storia che propongo per valorizzare il pensiero e il ragionamento autonomo.
Detto questo, ecco cosa ho imparato io sulla crescita personale dalla storia della matita:
- È importante prendere consapevolezza che davvero tutto quello che facciamo ha delle conseguenze, non lasciare che siano altri a prendere decisioni importanti per la tua vita.
- Tante volte scrivendo sbagliamo e correggiamo per andare avanti, questo processo è valevole per ogni cosa, non permettere ai tuoi errori di prendere il controllo: impara da loro e poi superali.
- Spesso, rinunciare al divertimento immediato per studiare, formarsi o lavorare non è molto piacevole, ma è indispensabile continuare ad affilarsi per andare avanti con il tuo progetto o lottare per raggiungere il tuo sogno.
- Quello che fai viene da dentro di te, allinea quello che sei con quello che fai, essere per così dire non sincronizzato, non ti mette nelle condizioni di esprimere liberamente il tuo potenziale.
Cosa pensi di questa storia e cosa ti ha insegnato?
Storia tratta dal libro di Paulo Coelho: Come il fiume che scorre.
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