
Non chiedete a nessuno di dirvi un suo difetto: vi dirà un suo pregio, fingendolo un difetto.
Pino Caruso
Nella crescita personale si sente spesso parlare delle competenze.
Molti asseriscono che per avere successo nella vita (qualunque cosa significhi per te) è necessaria una competenza fondamentale.
Talvolta mi trovo d’accordo con queste affermazioni, ma secondo me non stiamo puntando alle giuste competenze.
C’è chi pone enfasi su presunte conoscenze astrali, altri sulla finanza o sull’educazione.
In passato ho già parlato delle competenze fondamentali che di solito nessuno si aspetta: clicca qui per scoprire quali sono.
Però c’è una competenza in particolare che sviluppiamo da bambini ma che smettiamo di allenare volontariamente e finiamo col perdere crescendo.
Giovani e diversamente giovani

Hai mai notato come si comporta una persona anziana, ma non solo, con la tecnologia?
Le persone avanti con gli anni che entrano in contatto con smartphone e tablet hanno spesso un atteggiamento passivo e demoralizzato.
Ma più di tutto mi colpiscono le frasi che sento dire loro.
- Io ho imparato da solo a mandare i messaggi!
- Ho fatto stampare il manuale di questo aggeggio!
- A me nessuno ha insegnato a usare il telefono!
Quando sento queste affermazioni capisco che c’è un po’ di confusione riguardo l’apprendimento.
Se noti infatti, molti anziani (ma anche persone decisamente giovani) lamentano di aver imparato da soli e con molte difficoltà, pensando che ai più giovani venga insegnato come mandare una email, come spedire dei messaggi, come usare il telecomando o come installare un’applicazione sul telefono.
Ma non è così.
A scuola, come saprai, a mala pena viene insegnato come usare un computer vecchio di 8 o 10 anni, di sicuro non insegnano a usare applicazioni e social network.
Una persona giovane infatti, non ha alcun bisogno di leggere un manuale, tanto meno che qualcuno gli insegni a usare un nuovo dispositivo elettronico.
Gli basterà prenderlo in mano e capirà da solo come funziona: testando e sbagliando.
Ma se né ai giovani né agli anziani viene insegnato come usare la tecnologia, cosa differenzia le persone avanti con gli anni rispetto ai giovani da questo punto di vista?
Quale abilità manca loro?
La competenza delle competenze

Quello che manca è l’elasticità mentale.
La capacità di imparare velocemente, provando e riprovando, e soprattutto la capacità di disimparare altrettanto velocemente.
La tecnologia di 5 anni fa è diversa da quella di oggi e in un mondo che ha imboccato il binario della velocità è diventato vitale imparare, disimparare e imparare nuovamente, riscrivendo le vecchie informazioni.
Una volta era diverso.
La tecnologia rimaneva simile per decenni e il progresso era molto lento, per questa ragione abbiamo perso la capacità innata di imparare e disimparare.
Ma se non alleniamo deliberatamente questa competenza finiremo fuori dal mondo molto prima di quanto crediamo.
Non è mai troppo tardi per disimparare qualcosa e fare spazio a nuove competenze: disimpara per imparare.
Per approfondire ti lascio questo TED di Marcello Mancini.
Ovviamente è normale che una persona avanti con gli anni abbia maggiori difficoltà a imparare e a disimparare, ma studi scientifici hanno evidenziato che ciò accade soprattutto perché da una certa età in avanti smettiamo volontariamente di apprendere e di assimilare.
Coloro che tengono acceso il cervello, anche in età avanzata riescono a imparare piuttosto facilmente.
Il problema è che molto infantilmente non vogliamo assumerci la responsabilità di quello che abbiamo fatto in passato, dando la colpa alla tecnologia invece che a noi stessi quando abbiamo scelto di terminare l’apprendimento con la scuola invece di farlo proseguire autonomamente.
Ognuno guardi dentro di sé per capirlo.
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