Investire su se stessi: la strategia migliore di tutte.

Investi in te stesso: è l’investimento che paga i più alti interessi.
Anonimo
Molto spesso su Crescita Individuale ho scritto e calcato la mano su quanto sia importante investire su se stessi, tanto che a un certo punto, mi è sembrato che mancasse un articolo per spiegare come investire su se stessi e cosa intendessi io esattamente.
Vediamo quindi perché è così importante spendere tempo, energie e attenzione su se stessi invece di disperderli in progetti che non portano da nessuna parte e come fare concretamente per accumulare interessi per la nostra crescita personale.
Pronto a conoscere tutto quello che c’è da sapere per investire su se stessi?
Iniziamo.
Perché investire su se stessi?

Bruce Lee ha scritto:
Il progetto più importante a cui puoi lavorare sei tu.
Per saperne di più sulla filosofia di vita di Bruce Lee ti consiglio di leggere questo articolo dove parlo approfonditamente della sua visione della crescita personale.
Investire su se stessi è la migliore strategia che abbiamo per migliorare la qualità della nostra vita, del nostro lavoro e delle nostre relazioni.
Quando si parla di investimento si intende affrontare una spesa immediata, non sempre in termini economici, ma anche di energia, tempo e risorse, in visione di ottenere in futuro un profitto permanente e duraturo.
Prova a pensarci: se investissi tempo ed energie nella tua personale formazione che vantaggi potresti ottenere?
Vediamo qualche esempio:
- Un lavoro migliore o maggiormente retribuito. Ho già sviscerato abbondantemente questo aspetto quando ho parlato di come attirare il lavoro, ovviamente se investendo su te stesso riuscissi a diventare un esperto nel tuo campo, non saresti più costretto a cercare disperatamente un lavoro, sarebbero direttamente gli altri a cercare te.
- Un’esistenza piena e appagante. Riesci ad immaginare come sarebbe la tua vita se fossi gratificato, felice e soddisfatto ogni singolo giorno della tua esistenza? Se non dovessi più alzarti dal letto la mattina sbuffando e sperando che la giornata finisca presto?
- Migliori relazioni con le altre persone. Che ci piaccia oppure no, le relazioni sono uno degli elementi alla base della nostra società, investire per migliorare le proprie capacità nel relazionarsi con gli altri potrebbe aprire nuovi scenari: magari nuove e stimolanti amicizie oppure nuove opportunità di trovare il proprio partner ideale.
- Migliore salute e benessere psicofisico. Un altro investimento personale di cui parlo spesso sul blog è quello dedicato al proprio benessere psicofisico. Ti immagini come saresti se ti sentissi pienamente in forma sia mentalmente sia fisicamente?
- Maggiori soddisfazioni con lo studio. Un investimento che porta frutti per tutta la vita è sicuramente quello che ci garantisce istruzione e consapevolezza di livello superiore, non solo per studiare bene a scuola o all’università ma anche per superare meglio tutte le numerose insidie della vita.
- Viaggi ed esperienze straordinarie. Prendiamo l’esempio dell’inglese: se imparassi questa lingua potresti avere accesso a testi e risorse completamente nuove, potresti affrontare nuovi viaggi e imbarcarti in nuove esperienze.
- Migliori capacità di investire sul mercato. Come ho già spiegato nell’articolo dedicato alle abitudini dei ricchi, per investire efficacemente in un qualunque mercato, bisogna prima di tutto investire su se stessi e solo dopo nel mercato finanziario.
Io direi che ne vale la pena, ma se preferisci puoi lasciare questo articolo.
Se invece hai capito che investire su se stessi è la chiave di volta per raggiungere i tuoi obiettivi, continua a leggere.
Come investire su se stessi: 2 strade complementari

#1 Segui uno dei guru dalle mille forme
Quando si parla di guru, generalmente viene in mente il classico santone asiatico con la barba lunga che impartisce consigli filosofici pronunciati con il verbo al posto del complemento oggetto.
La verità è che un guru può avere molte forme e spesso può assumerne alcune che non ci aspettiamo.
Un guru infatti può anche essere un oggetto o uno strumento, come ad esempio un libro, un video o un gruppo di persone.
Come vedi finiamo sempre lì, leggere, leggere e ancora leggere.
Quello che non ci spiegano, quando da piccoli facciamo la conoscenza di questi guru, è che noi abbiamo il controllo su di essi e che non dobbiamo farci imbrigliare, in particolare:
- Non devi andare fino in fondo per forza. In passato ho avuto questa pessima abitudine, una volta iniziato un libro mi sentivo in dovere di terminarlo a tutti i costi, anche se questo non manteneva le promesse sbandierate in copertina. Questa convinzione mi scoraggiava a leggere nuovi testi perché avevo paura che se non li avessi trovati interessanti, avrei dovuto forzatamente terminarli. Oggi mi sono liberato di questa convinzione e se durante la lettura di un libro mi accorgo di non trovarlo all’altezza, utile o divertente, lo richiudo senza sensi di colpa.
- Apprendi quello che ti serve. Spesso siamo convinti che dobbiamo imparare una cosa, dobbiamo leggere un libro particolare o dobbiamo conoscere un certo autore. La verità è che non abbiamo nessuno di questi doveri. Se non hai letto un autore famoso perché non ti interessa, non è un dramma e non devi sentirti in colpa, studia quello che ti serve davvero e non quello che ti consigliano a scuola i super professoroni.
- Non tutti i guru sono uguali. Sfogliare l’ultimo libro di aria fritta non è come leggere un testo ad alto valore di ragionamento. I migliori libri non sono quelli che ti danno nozioni, ma quelli che espongono informazioni e contemporaneamente fanno scaturire ragionamenti autonomi e ulteriori approfondimenti.
- Prova canali differenti. Ho scritto che un guru può avere svariate forme, non necessariamente quella di un libro. Ci sono molti altri canali che possono diventare dei guru, come ad esempio il TED: una raccolta di conferenze brevi ad altissimo contenuto formativo. Infine ci sono anche i podcast, che rappresentano l’ultima frontiera della formazione.
Una volta assorbita la consapevolezza di questi 4 punti dovrebbe essere più semplice per te dedicare del tempo alla lettura ogni giorno.
Come ho detto, l’importante è nutrire la mente con dei momenti di approfondimento, non importa se le informazioni arrivano da un libro cartaceo, da un video, da un audio libro o da altri canali.
L’importante è investire su se stessi aumentando la propria capacità di ragionamento.
Non ti piacerebbe fare una consulenza con Lao Tse, con Robert Kiyosaki oppure con Marco Aurelio?
Con un semplice libro puoi farlo.
#2 Trova un mentore con queste qualità

Nel linguaggio comune la parola mentore ha assunto il significato di consigliere, di persona che funge da guida o di individuo che impartisce consigli saggi.
In origine però, Mentore era un individuo preciso in carne e ossa presente nell’Odissea: per approfondire segui questo link a Wikipedia.
La figura del mentore è quindi assimilabile a quella del coach moderno, ovvero una persona che ti consiglia e che avendo già seguito un percorso come il tuo è in grado di guidarti e aiutarti.
Essendo il mentore una figura potenzialmente in grado di influenzare le nostre scelte, diventa vitale essere in grado di sceglierlo con attenzione.
Il mentore dovrebbe avere alcune qualità fondamentali:
- Dovrebbe condividere la maggior parte dei tuoi principi morali. Prova a pensarci, vorresti un consigliere che seppur bravo e intelligente abbia valori e principi morali completamente diversi dai tuoi?
- Non dovrebbe darti tutte le risposte. Un vero mentore non ti dà tutte le risposte, sia perché non può averle, sia perché le sue risposte potrebbero essere diverse da quelle che stai cercando.
- Dovrebbe farti le domande giuste al momento giusto. Un mentore capace non ti fornirà risposte, ma ti farà delle domande al momento giusto, cioè quando hai bisogno di sentirle.
Trovare un mentore di qualità non è semplicissimo, potresti riuscire ad identificarlo rapidamente oppure potresti dover setacciare tutto il mondo per trovare quello giusto.
Tieni presente inoltre che un mentore non è una persona che conosce tutte le risposte o che deve fare il lavoro al posto tuo.
Come abbiamo visto si tratta di un consigliere, una persona normale come te ma che semplicemente si trova un po’ più avanti nel percorso che stai seguendo.
Ascolta intelligentemente tutti i suoi consigli ma assorbi solo quelli che ti tornano utili, non devi per forza essere d’accordo su tutto, anzi, spesso le strade migliori vengono imboccate grazie alla divergenza di opinioni.
Dopo aver parlato del mentore voglio svelarti un altro strumento molto importante per investire su se stessi: il mastermind.
Il mastermind è un gruppo di persone che, con cadenza fissa, si riunisce per discutere dei percorsi che ogni membro sta seguendo.
Se non sai nulla sul mastermind clicca qui per leggere il mio articolo dove ti spiego come creare un gruppo mastermind efficace.
Investi in te stesso

Adesso conosci tutti gli strumenti migliori per investire su te stesso.
Ricordati che in molti ambiti, investire è meglio che risparmiare: la conoscenza produce i più alti interessi.
Lo spirito di chi investe su se stesso è lo stesso di chi vuole conoscere, sapere applicare e migliorare le proprie capacità.
Investire su se stessi è l’unico modo che esiste per realizzarsi e per raggiungere i propri obiettivi.
Quello che decidiamo di nutrire vive, mentre quello che scegliamo di non nutrire muore, nutrire se stessi è l’unico modo per crescere.
Come sempre tanto interesse e tanto valore. Io purtroppo sono ancora uno di quelli che tendono a finire i libri… però sto “guarendo”, e questo in effetti mi sta consentendo di lavorare di più su di me
Innanzi tutto grazie per il commento Carlo.
Come ho scritto, anche io ho avuto notevole difficoltà ad abbandonare l’idea di dover leggere forzatamente tutti i libri che iniziavo, forse perché spesso vengono romanzati come fonte sempre autorevole e intoccabile di sapienza e cultura, di conseguenza abbiamo un piccolo senso di colpa a lasciarli andare inconclusi.
Ad ogni modo l’aver commentato l’articolo e aver preso consapevolezza di questo processo è già un bel passo avanti.
A risentirci
Valerio