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Creatività: come diventare una persona creativa

Autore dell’articolo: Valerio

Creatività: tutto quello che bisogna sapere per diventare super creativi.

Creatività dei colori

Gli altri hanno visto quello che c’è già e si sono chiesti perché. Io ho visto ciò che potrebbe essere e mi sono chiesto perché no.

Pablo Picasso

Quando si parla di inventiva e fantasia pensiamo immediatamente ai grandi artisti del passato, normalmente a pittori o scultori, anche se dimentichiamo che lo spirito creativo risiede dentro ciascuno di noi.

Però quando dobbiamo dare fondo alle nostre capacità creative spesso ci riteniamo insoddisfatti e tendiamo ad accontentarci del risultato che abbiamo ottenuto.

Tuttavia non tutti sanno che è possibile allenare la creatività e svilupparla per diventare dei veri creativi.

Vediamo passo passo come fare.

Cos’è la creatività e il suo significato

Creatività emisferi del cervello

La parola creatività indica la capacità cognitiva della mente di inventare e di creare.

La creatività si sviluppa grazie a collegamenti e associazioni tra idee, concetti, fatti, progetti e azioni, in virtù quindi della nostra capacità di analizzare e sintetizzare idee e sopratutto di metterle in contatto tra di loro.

Questa parola definisce quindi una capacità allenabile e potenziabile di mettere in moto la mente con un processo differente da quello logico e razionale, in cui sembrano leggermente avvantaggiate le persone multipotenziale.

La creatività quindi, al contrario del luogo comune più diffuso, non è sinonimo di comportamenti bizzarri, fuori di testa o inefficaci.

Anzi, spesso si tratta semplicemente di usare una nuova prospettiva di ragionamento e di azione.

Le balle che ci raccontiamo sulla creatività

Pensare creativamente

Spesso a impedirci di essere persone creative siamo noi stessi, raccontandoci delle stupidaggini e dei modi di dire limitanti che possano giustificarci.

Vediamo le principali scuse che usiamo per non dare libero sfogo al nostro lato creativo.

  • Non sono creativo di mio. Falso, la creatività può essere allenata e potenziata.
  • La creatività è solo legata all’arte. Falso anche questo, esistono numerose declinazioni della creatività. Un programmatore ad esempio potrebbe risolvere un problema di programmazione con notevole creatività: provare per credere.
  • La creatività non può essere allenata. La creatività è una diretta conseguenza dell’allenamento, continua a leggere l’articolo, in particolare la favola del prossimo paragrafo.
  • Cosa me ne faccio di più creatività? Essere creativi ci permette di avere una marcia in più in ogni campo, specialmente per risolvere problemi in modo differente, magari pensando fuori dagli schemi.
  • Meglio pagare qualcuno di creativo che faccia il lavoro al posto mio. Questa soluzione talvolta è la migliore, ma perché non sviluppare la tua versione creativa per non dipendere sempre dagli altri?
  • La creatività non serve a niente. La creatività diventerà sempre più indispensabile man mano che i robot e gli algoritmi porteranno via il lavoro automatizzabile. Sopravviveranno solo i lavori per cui è richiesta la creatività e l’inventiva: per approfondire ti consiglio questo libro.

Vediamo ora una storia molto interessante che può aprirci gli occhi sull’argomento.

La parabola del pittore

Dipingere

C’era una volta, in una remota provincia dei regni di Cina, un pittore che passava le giornate a cercare di ritrarre il visibile e l’invisibile.

Il villaggio in cui viveva era sovente perduto nella nebbia.

Si racconta che i cani di quelle parti abbaiavano quando appariva il sole.

Il pittore si era preposto di ritrarre su grandi fogli di carta di riso i bellissimi panorami che circondavano il villaggio, ma che erano così spesso coperti da una spessa patina di bruma.

La sua destrezza nel maneggiare il pennello era diventata tale che era capace di rappresentare laghi, rocce, uccelli e montagne con un solo movimento del polso, rapido come una folgore.

Ammutolita per l’ammirazione, la gente del villaggio assisteva alla magica fioritura sul foglio bianco di valli, montagne, paesaggi incantati, magnifici alberi carichi di frutta, cigni splendidi che si muovevano con regale dignità sullo specchio azzurro dell’acqua e pavoni dai colori iridescenti.

La sua leggenda cominciò ad essere mormorata di bocca in bocca, poi di villaggio in villaggio.

La fama del pittore si sparse di regione in regione, oltrepassò il confine della provincia, finché giunse agli orecchi dell’imperatore.

Così un mattino, quest’ultimo, accompagnato dal figlio maggiore da un gran numero di dignitari della corte, si presentò sulla soglia della casa del pittore.

Il pittore, commosso da tanto onore, continuava a inchinarsi fino a terra davanti all’imperatore.

Costui alla fine dichiarò: “Io ho sentito dire che sei il migliore pittore del mio impero, e io voglio sincerarmene. Ti chiedo di disegnare un cavallo: il più bel cavallo del mondo, quello che nessun occhio ha mai visto”.

“Bene, Sire”, rispose umilmente l’artista.

“Quanto tempo vi occorrerà?”

“Dieci anni, Sire”, rispose con la più grande naturalezza e semplicità il pittore.

“Dieci anni per dipingere un cavallo?”

“Per dipingere un bel cavallo, Sire”.

“Benissimo. Aspetterò. Ritornerò qui esattamente fra dieci anni”.

L’imperatore si allontanò con il suo seguito, e il nobile corteo sparì nella bruma.

I dieci anni passarono. Il giorno fissato finalmente arrivò.

L’imperatore si presentò con il corteo dei suoi dignitari alla porta del pittore: “Sono venuto a prendere il mio cavallo. Dov’è?” disse.

Il pittore andò a prendere un grande foglio di carta di riso. Tutto bianco.

Sugli occhi dell’imperatore e dei dignitari passò un lampo di stupore, di stizza e di disappunto.

Ma non fecero a tempo a proferire parola.

Il pittore si concentrò pochi secondi in silenzio, poi intinse con decisione il suo pennello nell’inchiostro.

Subito dopo, sotto gli occhi di un imperatore sbalordito, il pittore disegnò con rapidissimi movimenti della mano e pochi tratti di pennello un cavallo di una tale bellezza che il sovrano, commosso, non riuscì a trattenere una esclamazione di pura ammirazione.

Il sovrano rimase un istante in silenzio, come catturato da tanta finezza espressiva.

Tutto era perfetto: la sicurezza della linea, l’armonia delle forme, l’eleganza del movimento, la vivacità dell’occhio.

Infine si girò verso il pittore: “Non ho mai visto un dipinto migliore di questo. E credo che non ne esisterà mai un altro uguale. Mi congratulo con te.

Tua moglie e i tuoi figli potranno vivere felici: davanti a questi testimoni, io mi impegno a offrire loro un castello, un lago e delle foreste.

Ma tu, mago del pennello, sei condannato a morte: ti farò tagliare la testa perché ti sei preso gioco di me, facendomi aspettare per dieci anni un disegno che hai fatto in pochi secondi”.

Il pittore, senza dire una parola, chinò la testa e si lasciò incatenare davanti alla famiglia in lacrime.

Ma il figlio dell’imperatore, principe di sangue reale, era molto curioso ed era entrato nel granaio della povera casa del pittore.

Mentre l’uomo veniva portato via gridò: “padre! Venite a vedere! Venite presto”.

Dappertutto nel granaio, per terra, attaccati ai muri, accatastati negli angoli, c’erano fogli, pezzi, brandelli di carta di riso, su cui erano disegnati migliaia, milioni di cavalli.

Il pittore si era esercitato per dieci anni, giorno e notte, per offrire al suo imperatore un’opera degna di lui.

Storia tratta da: 365 piccole storie per l’anima.

Ti è piaciuta questa parabola? Allora continua a leggere.

Come sviluppare la creatività

Come sviluppare la creatività

#1 L’abitudine più importante per stimolare la creatività

La prima indicazione che vediamo per aumentare la creatività è un’abitudine.

Una pratica molto semplice da applicare e che può portare la tua mente a lavorare su piani diversi di creatività.

Si tratta semplicemente di appuntare tutto quello che ti passa per la testa in qualunque momento della giornata.

Ne ho parlato abbondantemente nel primo articolo di Crescita Individuale.

Per farlo puoi usare un semplice taccuino Moleskine o un qualunque blocco di carta va bene, se ti trovi meglio con il digitale puoi usare la tua applicazione preferita.

Il tuo taccuino della creatività dovrà racchiudere tutte le tue idee, le speranze, le congetture, gli appunti, le conversazioni rilevanti e gli spunti a cui pensi ogni giorno.

Non ha importanza se le informazioni al suo interno non sono perfettamente ordinate, l’importante è non perdere quei piccoli sprazzi di genialità quotidiani.

Dopo di che torna con una certa frequenza sul tuo taccuino e usalo per dare vita alle idee, per collegarle alle altre o per adattarle alle tue esigenze creative.

Più pensieri e idee annoterai, maggiore sarà la nuova creatività che svilupperai, diventando tu stesso una sorgente di idee innovative.

#2 Lavora nella prigione dei limiti

Ragazza che scatta foto

I limiti sono una lama a doppio taglio quando parliamo di creatività: tutto dipende da come vogliamo vederli.

Sembra un paradosso ma facciamo subito un esempio chiarificatore.

Se ti dovessi allenare in casa, ma non avessi i costosi attrezzi che ritieni necessari, dovresti per forza di cose aguzzarti per trovare degli esercizi a corpo libero sostitutivi, oppure usare quello che hai disponibile per esercitarti.

Dunque il fatto di avere un limite ti costringerà ad usare la mente in modo nuovo e innovativo.

Oppure pensa a un fotografo che dispone di un solo obiettivo.

Con un solo obiettivo dovrà sforzarsi di trovare il miglior angolo e la migliore composizione per la sua foto, insomma abituati a trovare nuove soluzioni insolite ma efficaci.

Puoi vedere queste situazioni unicamente come un limite (perché di fatto lo sono) oppure conoscerle e sfruttarle per sviluppare la tua creatività.

#3 L’appetito vien mangiando

Disegnare con i colori

Il grande compositore non si mette al lavoro perché gli è venuta l’ispirazione, ma gli viene l’ispirazione perché è al lavoro.

Ernest Newman

Come capiamo da questa citazione, la creatività difficilmente nasce dal nulla, ma spesso è il risultato di azioni che stiamo già compiendo.

Anche un disegno improvvisato non viene prodotto in un istante, ma è il risultato di anni di preparazione, proprio come abbiamo imparato dalla storia del pittore.

L’illuminazione può arrivare anche dall’esterno certo, ma il vero creativo lavora su se stesso per non essere dipendente da fattori esterni.

Spesso quando comincio a scrivere un nuovo articolo non sono grandemente ispirato.

Però nel momento in cui arrivo più o meno a metà di quello che vorrei scrivere, mi vengono in mente decine di altre idee non solo per l’articolo in oggetto, ma per molti altri articoli.

I primi momenti quindi sono i più difficili, ma perseverando nell’azione entro nel così detto stato di flusso.

Il processo creativo è quindi più uno stato mentale che un solitario lampo improvviso.

Quando proverai a dare vita al tuo progetto creativo, ti renderai conto che una volta raggiunto questo stato di coscienza superiore tutto sembrerà più semplice e difficilmente riuscirai a fermarti.

In questa fase ti consiglio di non interrompere il tuo lavoro, altrimenti continuerai a generare idee geniali senza poterle sviluppare.

Iniziare senza pensarci troppo e seguire l’estro creativo, è una tecnica molto utile anche quando ci dedichiamo alla procrastinazione selvaggia, provare per credere.

Altri consigli per incrementare il tuo genio creativo

Associazioni di creatività

Vediamo altri consigli per stimolare la creatività.

  • Circondati di persone creative
  • Impara a improvvisare le attività che svolgi quotidianamente
  • Svolgi attività fisica
  • Stimola la tua mente
  • Svolgi dei lavoretti manuali
  • Trova nuovi strumenti per il tuo lavoro
  • Fai nuove esperienze: viaggia, esplora e scopri
  • Segui il tuo istinto durante il processo di creazione
  • Cambia le tue routine e le tue abitudini
  • Investi sulla tua crescita personale
  • Miscela gli elementi opposti del tuo progetto
  • Segui le tue emozioni
  • Scrivi il tuo diario onirico
  • Dai uno sguardo a questo elenco
  • Prova a pensare come farebbe un’altra persona
  • Ascolta il mondo esterno
  • Sfrutta il brainstorming

Creatività: Domande e Risposte

Q&A Domande e Risposte

#1 La creatività è un talento naturale o può essere allenata?
Come abbiamo visto la creatività può essere allenata, il che non esclude che possano esistere persone creative di natura.

#2 Creativi si nasce o si diventa?
Come ho appena scritto a mio avviso esistono entrambe le casistiche, l’importante e non limitarsi da soli credendo di non essere creativi o di non esserci nati.

#3 Essere creativi significa essere un po’ pazzi?
Il cinema ha spesso accostato questi due aspetti abituandoci alla figura del genio creativo un po’ fuori di testa. Ovviamente si tratta di finzione, queste due condizioni viaggiano separatamente ed è comunque statisticamente possibile che una persona particolarmente creativa sia un po’ pazzerella.

#4 Posso sviluppare la creatività se di mio non sono creativo?
La creatività ha diverse declinazioni, spesso differenti da quelle che ci immaginiamo. Il punto focale è rimuovere la credenza limitante che ti vede come una persona non creativa e iniziare a sviluppare il tuo estro creativo.

#5 Quanto tempo ci vuole per sviluppare la creatività?
Se stai cercando di incrementare la tua creatività in un settore che non hai mai alimentato, potrebbe volerci un po’ di tempo. Seguendo tutti i consigli che ti ho dato dovresti riuscire ad aumentare la tua creatività già dopo qualche settimana.

#6 Le nuove tecnologie elimineranno la creatività?
A mio avviso No. L’automazione porterà via le mansioni per cui non è necessaria la creatività e anzi, saremo costretti ad alimentare la parte creativa dentro di noi per sopravvivere, quindi a conti fatti, l’automazione ci spingerà a potenziare il nostro genio creativo in ogni campo.

Quando la creatività è tutto

La creatività è tutto

Come ho accennato prima, sviluppare la propria creatività diventerà sempre più importante.

Anche se ci troviamo relegati in lavori che è possibile svolgere quasi automaticamente senza presenza mentale e senza creatività, dobbiamo prendere in mano la situazione.

L’automazione eliminerà (come già sta succedendo) tutti i lavori in cui non serve ragionamento, creatività e in generale un cervello pensante.

Tuttavia partire da zero e sviluppare il proprio estro creativo può non essere semplice e anzi, demotivante.

Ricordiamoci sempre però che dietro alle grandi opere che possono nascere in pochi minuti come una canzone o un disegno senza sforzo apparente, c’è sempre un grande lavoro, la storia del pittore è rivelatrice in questo senso.

Inoltre spesso la maturità creativa arriva quando abbiamo abbastanza esperienza e conoscenza in un determinato argomento, dunque non dobbiamo avere fretta.

Detto questo per evitare grossi guai in futuro con il lavoro è bene iniziare oggi a investire su noi stessi e sulla nostra creatività, magari trovando un hobby o una passione.

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Commenti:

  1. Galathea ha scritto:

    Bellissimo articolo, grazie!

    Rispondi
    • Valerio ha scritto:

      Ciao Galathea,

      sono contento ti sia piaciuto l’articolo, spero ti sia stato anche utile.

      Valerio

  2. Gerardo ha scritto:

    Ho trovato molta utilità e chiarezza, consigli utili che posso essere supporti della vita se si fa buon uso, grazie.

    Rispondi
    • Valerio ha scritto:

      Grazie a te per l’apprezzamento Gerardo.

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