Leonardo da Vinci: andiamo alla scoperta di un genio a tutto tondo che può ispirarci per la nostra crescita personale.

Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo, perché là è stato e là vuole tornare.
Leonardo da Vinci
Nel momento in cui ci si avvicina alla crescita personale saltano fuori quasi automaticamente nomi di formatori, coach e blogger.
Personalmente non sono un grande appassionato di queste figure benché alcune siano davvero competenti.
Spesso però ci sfuggono dei personaggi storici che con le loro riflessioni o con il loro esempio di vita, sono dei grandi insegnanti di crescita personale.
Come avrai capito oggi parliamo di Leonardo da Vinci, un personaggio multipotenziale (ho già parlato delle persone multipotenziale in questo articolo) da cui possiamo trarre diversi spunti anche per il nostro sviluppo personale.
Tutti conosciamo Leonardo come un grande inventore e abbiamo bene in mente il suo celeberrimo autoritratto che, tra parentesi, ho avuto l’occasione di visionare dal vivo durante la sua esposizione a Torino: ma cos’altro sappiamo di lui?
Ma soprattutto, cosa possiamo imparare da Leonardo?
Iniziamo portando alla luce 4 curiosità sulla sua vita che ci aiuteranno a comprendere meglio i fattori che vedremo nei prossimi paragrafi.
4 curiosità interessanti su Leonardo

#1 La passione di Bill Gates
Sono in pochi a sapere che Bill Gates nel 1994 ha acquistato 36 fogli di appunti personali di Leonardo dedicati principalmente all’idraulica.
Gli appunti sono stati venduti per più di 30 milioni di dollari e sono noti come Codice Leicester.
Il fatto che dei semplici appunti siano stati venduti a una cifra così alta, evidenzia che Leonardo da Vinci, ancora oggi, viene considerato una delle persone più importanti e influenti mai vissute.
Ovviamente sono ben conscio che questo acquisto è per Bill Gates anche una forma di investimento.
#2 Leonardo da Vinci era vegetariano?
Fino a qualche anno fa si pensava che Leonardo fosse vegetariano, alcuni addirittura sostenevano fosse vegano.
Di recente invece è stato scoperto che mangiava un po’ di tutto, compresa la carne, ma indipendentemente da come sceglieva di nutrirsi è significativa questa sua frase.
Verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere per mangiare, e anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un grave delitto.
Leonardo da Vinci
Il Sig. da Vinci sembra aver fatto una vera e propria previsione di ciò che piano piano sta accadendo nei giorni nostri e trovo interessante che nonostante vivesse in un periodo storico non certo animalista come oggi, sia riuscito anche solo a immaginare di paragonare l’uccisione di un animale a un omicidio.
Indipendentemente da come la pensiamo, credo che da questa citazione emerga una forte consapevolezza sulla vita: anche se uccideva degli animali per nutrirsi sapeva bene quello che stava facendo.
Piccola digressione personale: prima che si scatenino le ire degli attivisti, sia vegani sia onnivori, faccio presente che io non sono né vegetariano né vegano benché mi nutra con pochissima carne accuratamente selezionata (cliccando qui trovi l’articolo dedicato ai cibi da evitare).
Semplicemente ho rispetto per gli esseri viventi e sono consapevole che ogni singolo boccone di carne che finisce nel mio stomaco era un essere vivente a cui è stata tolta la vita, spesso in modo disumano, affinché io potessi mangiarlo.
#3 Un senso della libertà più profondo
Passeggiando tra le bancarelle del mercato a Firenze, un giorno Leonardo si imbatté in un venditore di uccellini, tutti, ovviamente, chiusi in gabbia. Commosso fino alle lacrime, il grande artista li comprò tutti e poi li lasciò volare via, liberi.
Giorgio Vasari
Il Vasari riporta questo curioso aneddoto su Leonardo che fa emergere alcuni spunti di riflessione.
In primo luogo abbiamo la conferma che aveva grande rispetto per la vita e come abbiamo visto prima, nonostante si nutrisse di carne, era ben consapevole della sua scelta.
Consapevolezza che molti di noi oggi hanno perso, nutrendosi ossessivamente ed eccessivamente di carne quasi come se fosse un prodotto creato in laboratorio, non riflettendo che si tratta di creature viventi e consenzienti con un carattere e con dei sentimenti.
La seconda riflessione riguarda il senso di libertà: ho notato spesso che le persone più intelligenti, di successo e più felici, danno molto valore alla libertà: di scelta, di espressione e di vita.
Costoro fanno di tutto per pensare fuori dagli schemi, per non togliere la libertà alle altre persone o agli animali e hanno grande rispetto del proprio tempo: proprio per questo non lo sprecano davanti alla TV o al bar con un superalcolico in mano.
#4 L’abitudine del successo di Leonardo
Ho parlato di questa abitudine molte volte, persino nel primo articolo che ho scritto, ma di cosa sto parlando?
Sto parlando dell’abitudine di portare sempre con sé un un quaderno, un taccuino o semplicemente un’applicazione per appuntare tutto quello che ci viene in mente e che in qualche modo consideriamo rilevante.
Ma c’è di più.
Il meccanismo più importante da apprendere non è appuntare e scrivere, ma instaurare un metodo di ragionamento e di creazione di idee.
Più scriviamo e annotiamo idee o pensieri, più produciamo riflessioni e progetti di valore, proprio come faceva Leonardo da Vinci che camminava sempre con tutto l’occorrente per scrivere e disegnare.
Lo sappiamo anche grazie a i suoi appunti dove troviamo numerose riflessioni estrapolate dalla vita quotidiana e svariate osservazioni del mondo.
Passiamo ora al succo dell’articolo.
Tempo fa ho terminato la lettura del libro: Pensare come Leonardo. I sette principi del genio di Michael J. Gelb (lo trovi su Amazon cliccando qui).
Michael J. Gelb è il massimo esperto mondiale sul pensiero di Leonardo da Vinci e ha pubblicato un libro che riassume i principi strategici seguiti dal genio.
Si tratta sicuramente di un libro che ti consiglio di leggere e che ho trovato così interessante che l’idea di questo articolo è nata proprio dopo la lettura.
I 7 principi che vedremo sono gli stessi esposti da Michael J. Gelb nel libro e che possono essere sfruttati per il proprio miglioramento personale.
7 principi per pensare come Leonardo da Vinci

#1 Curiosità verso ogni cosa
Il primo principio attribuito a Leonardo da Gelb è un’insaziabile curiosità verso qualunque cosa.
Leonardo era un curioso a 360 gradi e passava molto tempo a contemplare e a studiare la natura in tutte le sue forme ed è stata proprio questa curiosità che gli ha permesso di porsi le giuste domande.
Le domande sono il fulcro di tutto lo spirito curioso, perché ci spingono verso la ricerca di una risposta: più la domanda è potente, più la risposta sarà interessante e stimolante.
In seguito, grazie alle risposte è possibile osservare l’oggetto del nostro interesse da un punto di vista differente.
Come sviluppare la propria curiosità
Il consiglio più importante a mio avviso è sempre di portarsi appresso un blocco per gli appunti, consiglio che ti ho dato anche quando ti ho parlato della creatività.
Il secondo metodo è la contemplazione combinata con le domande, ovvero esaminare e osservare tutto, ma davvero tutto, quello che ci circonda e porci delle domande fondamentali.
Perché si verifica questa cosa? Come si manifesta? Come la percepisco? Quali fattori la modificano?
Gelb consiglia anche di tenere un diario personale, di usare il flusso di coscienza o di provare la tecnica del tema del giorno: tutti esercizi spiegati approfonditamente nel libro.
#2 Dimostrazione e verifica delle proprie conoscenze

Il secondo principio che viene chiamato dimostrazione, racchiude l’attitudine di verificare le proprie fondamenta, dimostrarle e imparare attraverso l’esperienza.
Quante volte agiamo basandoci su notizie e informazioni false?
Quante volte impariamo, o crediamo di imparare, attraverso informazioni indirette piuttosto che con la nostra esperienza diretta?
Quante volte mettiamo in discussione i sentimenti, le credenze e gli insegnamenti che riteniamo certi?
Secondo Gelb, Leonardo faceva spesso esperienza diretta delle attività in cui si cimentava, sbagliando, correggendo, imparando dall’esperienza e soprattutto sfatando vecchi miti e vetusti luoghi comuni.
Come sfruttare il principio della dimostrazione
Il primo passo è sicuramente rivalutare le nostre esperienze passate: molto spesso prendiamo decisioni basandoci su ricordi distorti, credenze limitanti e fonti inattendibili.
Chiediamoci sempre se la nostra base di partenza è solida o se traballa pericolosamente e sgombriamo la mente da preconcetti e da modi di dire deleteri.
Gelb consiglia anche altri esercizi interessanti come quello dei 3 punti di vista o quello delle affermazioni.
#3 Il principio della sensazione

Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio, il cervello degli altri. [Leonardo da Vinci]
Quando parla di sensazione, Gelb si riferisce all’affinamento dei sensi per rafforzare l’esperienza.
Questo principio prevede la capacità di interagire meglio con la natura contemplando tutti i colori, i profumi e le sfumature per cogliere il massimo che ci è concesso dai nostri sensi.
Per Leonardo è stato vitale imparare dai minimi dettagli che la massa nemmeno considera.
Come sviluppare i sensi
Ci sono moltissimi esercizi che variano in base a quale dei nostri sensi vogliamo affinare e nel libro Pensare come Leonardo, Gelb ne propone molti, vediamo quali sono quelli più interessanti per la crescita personale.
Il primo è quello di provare a descrivere l’alba o il tramonto: quali parole useresti? Come descriveresti i colori e le tue sensazioni? Trovi sempre le parole giuste per descrivere le tue emozioni?
Il secondo esercizio consiste nell’imparare a disegnare.
È noto che Leonardo era un grande disegnatore oltre a essere un acutissimo osservatore, pensa ad esempio che alcuni dettagli di volo dei volatili che disegnò furono verificabili solo con l’invenzione della moviola.
Ovviamente non si tratta di diventare dei pittori di fama mondiale, ma di acquisire il livello base di questa competenza per poter creare schizzi e disegni di quello che ci interessa oltre a sviluppare l’attenzione ai dettagli necessaria per migliorare il nostro spirito di osservazione.
#4 Il principio dello sfumato

Per sfumato Gelb intende la capacità di capire e abbracciare il dubbio, il paradosso e l’incertezza per familiarizzare e studiare l’ignoto.
C’è un aneddoto bizzarro su Leonardo da Vinci che riguarda questo principio.
Pare che abbia organizzato un banchetto al quale invitò gli uomini più brutti della città: alla fine della festa rimase tutta la notte in piedi a disegnarne i loro volti grotteschi.
Sembra inoltre che cercasse di intrattenerli scherzosamente per studiare e osservare i loro volti ridere, sorridere e mutare espressione.
Come sfruttare il principio dello sfumato
Anche in questo frangente Gelb ci fornisce una lunga serie di esercizi, il più interessante per i fini di questo articolo è quello dedicato allo studio della confusione.
Prendi carta e penna e scrivi in quali frangenti della tua vita hai provato sensazioni contrastanti che in qualche modo ti rendevano confuso.
In quali momenti hai provato gioia e dolore insieme?
Riesci a collegare alcuni dei tuoi punti di forza con dei punti deboli?
Esiste la vita senza la morte? Esiste un paradosso collegando queste due esperienze?
A proposito, hai già letto il mio articolo dedicato alle domande esistenziali?
Possiamo studiare queste e altre situazioni per imparare dal dubbio, dall’incertezza e dalla confusione per conoscere meglio noi stessi e sviluppare il pensiero sfumato.
#5 Arte e scienza mai più separate secondo Leonardo da Vinci

L’arte e la scienza vengono spesso separate da una linea di confine netta e invalicabile, tanto che a scuola ci viene insegnato come sia impossibile unirle e ancora oggi abbiamo la divisione tra scuole artistiche e scuole scientifiche.
Per Leonardo le cose stavano in modo molto diverso, aveva un equilibrio incredibile tra immaginazione, creatività, logica e pensiero critico: una vera forma di ambidestrismo mentale.
Con l’educazione ci hanno abituato a pensare che possiamo essere dotati solo di un tipo di pensiero, quello logico e razionale oppure quello creativo e artistico.
Leonardo da Vinci è la prova che l’equilibrio dei due aspetti genera nuove competenze che possono interfacciarsi brillantemente tra di loro.
Come sfruttare il principio Arte / Scienza
Per sviluppare questo principio Leonardiano possiamo esercitarci creando delle mappe mentali seguendo questi 3 semplici punti.
- Prendi un foglio di carta bianco
- Disegna al centro un simbolo che rappresenti l’argomento della mappa
- Collega il simbolo centrale con gli argomenti connessi usando disegni e simboli
Per creare mappe mentali efficaci possiamo usare diversi colori per renderle accattivanti e simboli e immagini per ricordare meglio i concetti.
Ricordati sempre di miscelare colori, disegni e concetti in modo artistico e di unire tutto con un solido filo logico per armonizzare i due aspetti del cervello.
#6 Principio della corporalità di Leonardo

Per corporalità Gelb intende la coltivazione della grazia, della forma fisica, dell’ambidestrismo e del portamento.
Come sempre dobbiamo fare una precisazione: coltivare la forma fisica non significa diventare anoressici, invasati di palestra o dei fissati di muscoli che non sanno parlare d’altro che di integratori.
Coltivare la corporalità significa avere un fisico decoroso, mangiare in modo decente, conoscere il proprio corpo e fare un po’ di attività fisica (in questo articolo ti do 15 buoni motivi).
La nostra cultura ci ha inculcato anche lo stereotipo opposto: la persona intelligente, il così detto genio, viene sempre immaginato come una persona sbilanciata sul lato intellettuale che ha svariati problemi fisici.
Leonardo da Vinci è una vittoria su tutti gli stereotipi, il Vasari infatti loda la sua grazia, il suo fisico, la sua forza e naturalmente la sua intelligenza e la sua creatività.
Come migliorare la propria salute fisica
Un buon stato psicofisico parte da un programma di allenamento a 360 gradi ma se non puoi recarti in palestra puoi svolgere degli esercizi in casa.
La propria corporalità può essere migliorata anche con lo specchio, avendo maggiore consapevolezza del proprio corpo e magari dando alla postura un occhio di riguardo.
Inoltre possiamo sviluppare l’ambidestrismo della mano e cercare di migliorare la qualità del nostro riposo, a tal proposito ho scritto un articolo con i consigli per dormire bene.
#7 Connessione tra tutte le discipline

La connessione è secondo Gelb uno dei principi più importanti che hanno permesso a Leonardo da Vinci di emergere.
Connettere più discipline ci consente di osservare lo stesso fenomeno da differenti punti di vista e di conseguenza, cogliere maggiori informazioni.
Come sviluppare la connessione
Il primo esercizio consigliato da Gelb è di scegliere due elementi a caso per cercare di vedere dei collegamenti che di primo acchito non notiamo.
Ad esempio: cosa accomuna la circolazione sanguigna con internet? Sono entrambi una rete.
Un altro esercizio è usare la metafora del corpo umano in altri ambiti, come quello familiare o lavorativo.
Chi è il cuore della famiglia o del gruppo di lavoro? Chi è la mente? Chi è gli occhi?
L’ultimo esercizio che ti propongo invece consiste nell’immaginare dei dialoghi ipotetici tra i grandi pensatori del passato.
Cosa avrebbe detto Einstein a Socrate? Che discussione ci sarebbe stata tra Lao Tzu e Cartesio?
Leonardo da Vinci e la crescita personale

Vediamo in breve come pensare con le modalità di Leonardo.
- Attiva la tua curiosità. Compra un blocco per gli appunti (cliccando qui trovi il comodissimo Moleskine) e annota tutte le cose interessanti che osservi, i tuoi pensieri e le tue riflessioni.
- Demolisci i tuoi dogmi. Trova e distruggi le tue credenze limitanti, i ricordi distorti e qualunque cosa che non possa essere ragionevolmente dimostrata con fatti o con testimonianze ma che sta fortemente condizionando il tuo presente.
- Affina la tua capacità di percezione. Impara a sfruttare meglio i canali con cui percepisci il mondo come gusto, olfatto, udito, ma non fermarti alle sensazioni basilari, amplia il ventaglio del gusto, impara nuovi vocaboli per descrivere quello che ti piace di più.
- Apprezza e comprendi le sfumature. I paradossi, i dubbi e le incertezze sono sempre con noi, impara a riconoscerli e a non farti travolgere dai pensieri negativi ma piuttosto usali per aprire nuovi punti di vista.
- Sii ambidestro nella mente. Elimina la credenza che la scienza e l’arte viaggiano su binari separati e prova a miscelare queste due discipline a scuola, nella vita, nello sport e nel lavoro.
- Esprimi il meglio del tuo corpo. Dedica del tempo alla cura del tuo corpo, magari praticando uno sport gratificante che possa aiutarti a migliorare la postura, la coordinazione e perché no, l’aspetto fisico.
- Connetti deliberatamente. Impara a connettere le cose che normalmente ritieni diverse, separate o lontane nel tempo e nello spazio per creare nuove connessioni.
Come avrai capito per pensare come Leonardo non dobbiamo attivare una piccola abitudine che con un click ci farà diventare più intelligenti e più attivi.
Si tratta di attivare un gruppo tra abitudini, atteggiamenti mentali e filosofie di vita che insieme ci permettono di ragionare come Leonardo da Vinci.
Infine il mio consiglio è di leggere il libro Pensare come Leonardo, perché offre una quantità davvero incredibile di esercizi e di spunti di riflessione, inoltre ho riportato solo un piccolo assaggio degli esercizi, ce ne sono davvero per tutti i gusti.
Tu hai letto il libro? Cosa ne pensi dei 7 principi per pensare come Leonardo?
Facci sapere nei commenti.
Uno degli articoli sulla crescita personale più interessanti che abbia mai letto.
Grazie mille Vincenzo, sono contento.
Bellissimo articolo! Grazie a questo post ho potuto prendere spunto come HR Manager ma soprattutto come mamma.
Spero possa servire da spunto e da trampolino a miei due figli ancora adolescenti.
Grazie per l’apprezzamento Luisa, spero che userai gli spunti dell’articolo.
Grazie, finalmente ho capito che le mie osservazioni sul comportamento degli umani porta alla conclusione. Parlando almeno qualche minuto, scopro ogni persona. E questo mi spaventa. Quando si svilupperà la mente umana almeno 50%.
Ciao Egle, io più che dello sviluppo della mente umana mi preoccuperei di come usarla in modo differente.