
Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d’ombra e di luce.
Lev Tolstoj
Vorrei iniziare questo articolo con una semplice successione di domande completamente assurde, ma che alla fine ci porteranno a una riflessione importante.
Sei pronto? Ecco la prima.
Quante probabilità ci sono che del grano appena mietuto si trasformi da solo in un piatto di pasta con il sugo?
Ma partiamo dall’inizio.
È possibile che il grano si macini da solo?
Molto difficile, ma non impossibile visto che teniamo la mente aperta, giusto?
Ritieni possibile che da questo grano si ricavino in modo spontaneo delle penne (come quelle in foto) confezionate e pronte per la cottura?
Ancora più difficile, ma teniamo di nuovo la mente aperta.
Quante probabilità ci sono di trovare dell’acqua in ebollizione con dentro questa pasta asciutta?
Io la vedo dura ma diciamo che è possibile.
Quante probabilità ritieni ci siano affinché la pasta al momento ideale di cottura si tolga dall’acqua per cause naturali?
Difficile, davvero molto difficile.
Infine, tralasciando la preparazione del pomodoro, quante possibilità ci sono che queste penne si condiscano da sole con un bel sugo?
Anche tenendo la mente aperta è davvero improbabile che tutte queste operazioni, senza contare quelle che ho volutamente saltato, possano avvenire senza alcun intervento volontario.
Probabilmente stai pensando che non ci sia nemmeno una possibilità.
E nella vita la pensiamo uguale?
Ma allora perché non facciamo lo stesso ragionamento nella vita di ogni giorno?
Vogliamo la vita in un certo modo senza avere la consapevolezza che ogni piccolo evento è la somma di tante azioni che si sono accumulate ed è quasi impossibile che le cose vadano tutte esattamente come le vogliamo spontaneamente, quindi siamo noi che dobbiamo pulire la strada e costruirla per andare dove desideriamo.
Con tutte le variabili che esistono ci sono molte più probabilità che le cose non vadano come vogliamo noi, perché i nostri desideri e i nostri obiettivi sono molto specifici.
Come la pasta con il pomodoro.
Siamo noi che dobbiamo dirigere le azioni nell’unico modo che produce risultato, perché se abbiamo un risultato in mente dobbiamo modificare tutto per renderlo possibile.
È inutile aspettare che il lavoro dei nostri sogni ci piombi addosso, così com’è inutile sedersi a tavola sperando che delle cause naturali ci servano un bel piatto di pasta.
La vita va storta se non la dirigi

Se non dirigiamo la nostra vita andrà storta, non perché il mondo è cattivo, ma perché i nostri obiettivi sono molto specifici ed è improbabile (se non impossibile) che tutti i presupposti si realizzino da soli in modo spontaneo.
Viviamo in un mondo fatto di oggetti che la natura non può creare, proprio come una buona pasta al pomodoro.
Ma la buona notizia è che possiamo dare una direzione alla nostra vita.
Così come ci impegniamo a cucinare la nostra pasta al pomodoro seguendo tanti piccoli step, possiamo fare la stessa cosa con tutti gli obiettivi della nostra vita.
Non dobbiamo pensare alla ricerca del nostro lavoro (cliccando qui, l’articolo per attirare il lavoro invece di cercarlo), alle nostre relazioni o ai nostri obiettivi come opportunità che si presenteranno da sole.
Sono troppo specifiche.
Se desideriamo qualcosa, dobbiamo darci da fare invece di sperare nell’occasione giusta o nel momento perfetto.
Non sederti a tavola aspettando che la vita ti serva la pasta al pomodoro.
Ciao Valerio, complimenti per il bell’articolo!
Siamo spesso portati ad aspettarci un bel piatto di pasta, senza neppure aver programmato di fare la spesa, per non pensare ala fatica di cucinarla!
I grandi cambiamenti partono esattamente dalla programmazione dei propri obiettivi e dalle piccole azioni quotidiane per perseguirli, quindi… Buon lavoro a tutti!
Ciao Cristina,
hai colto in pieno il messaggio dell’articolo, brava!
Buon lavoro anche a te,
Valerio